Solidarietà alla comunità puppy per l’ennesimo episodio di odio.
Il Leather Club Roma esprime la propria più sincera e sentita solidarietà alla persona della comunità puppy che è stata attaccata e a tutta la comunità puppy. Siamo profondamente rammaricati e indignati per il grave episodio di odio avvenuto nei commenti a un reel di Instagram contenente un’intervista a un puppy. Nessuno dovrebbe mai subire insulti o derisione per la propria identità o espressione, men che meno da parte di membri della stessa comunità LGBTQIAPK+. Alla persona colpita va tutto il nostro sostegno: non sei solo, la comunità fetish e kinky è al tuo fianco.
Ci uniamo alle parole di Toffee, presidente di The Italian Puppy e condanniamo con assoluta fermezza questi comportamenti discriminatori e offensivi. Il kink e il fetish non sono “devianze” da tollerare, ma identità queer legittime e preziose, come ribadito nel nostro Manifesto Politico per il Pride Month 2025. In quel documento abbiamo affermato chiaramente che «le nostre pratiche non sono devianza: sono espressione libera e consapevole di sé» ed evidenziato che essere kinky non è una malattia, ma una parte legittima dell’esperienza umana e queer. Nessuno dovrebbe essere trattato come “scomodo” o “deviato” a causa del proprio fetish: le persone che vivono con orgoglio il proprio kink contribuiscono alla diversità e alla ricchezza della comunità LGBTQIAPK+ e meritano rispetto pieno e incondizionato.
È inaccettabile e doloroso constatare che simili attacchi provengano dall’interno della stessa comunità LGBTQIAPK+. Purtroppo, sappiamo che le identità fetish e kinky sono ancora troppo spesso considerate “imbarazzanti” o addirittura “da nascondere” persino all’interno della comunità LGBTQIAPK+. Questo episodio di odio interno conferma quanto sia urgente e necessario continuare la lotta politica per la piena inclusione delle persone fetish e kinky anche all’interno del mondo LGBTQ+. La comunità fetish e kinky non è un’appendice esterna: al contrario, le espressioni del desiderio e della sessualità non normativa fanno parte a pieno titolo del mosaico delle identità queer. Siamo parte integrante e viva del movimento LGBTQIAPK+, partecipi della sua storia e del suo futuro, e rifiutiamo con forza ogni tentativo di marginalizzarci.
Facciamo appello a tutte le associazioni e organizzazioni LGBTQ+ affinché prendano una posizione chiara, pubblica e inequivocabile contro ogni forma di kink-shaming, role-shaming e marginalizzazione interna. È fondamentale che l’intera comunità si schieri dalla parte dell’inclusione e del rispetto, senza ambiguità. Chiediamo alle realtà LGBTQIAPK+ di affermare pubblicamente che non c’è spazio per la vergogna o il disprezzo verso chi pratica kink o fetish. La cultura fetish e kinky si fonda su principi di consenso e rispetto reciproco, e nel nostro Manifesto abbiamo «condannato con forza il kink-shaming e il role-shaming», pratiche che non sono ammesse nei nostri spazi. Ora è il momento che tutte le componenti della comunità arcobaleno facciano altrettanto, promuovendo attivamente ambienti sicuri e accoglienti per tutte le soggettività queer.
Vogliamo anche richiamare i valori centrali espressi nel Manifesto Politico Pride 2025 – valori che consideriamo pilastri imprescindibili per una comunità unita e orgogliosa di sé stessa: inclusione, visibilità, autodeterminazione, cultura del consenso, cura comunitaria, approccio sex-positive e rifiuto del conformismo normativo. Su questi valori si fonda il nostro impegno quotidiano. Inclusione significa che ogni identità – compresa quella puppy, fetish o kinky – deve avere piena dignità e spazio di espressione nella comunità. Visibilità significa che nessuno deve essere spinto nell’ombra o fatto sentire sbagliato per ciò che è. Autodeterminazione significa che ognuno ha il diritto di esplorare e vivere la propria identità e il proprio piacere, nel rispetto di sé e degli altri. Cultura del consenso significa che le relazioni e i giochi si basano sempre su accordo reciproco e rispetto dei limiti. Cura comunitaria significa che ci sosteniamo a vicenda, specialmente di fronte a stigma e attacchi, perché la forza del noi sta nella solidarietà interna. Un approccio sex-positive celebra la sessualità libera, gioiosa e responsabile, senza tabù né moralismi, come parte naturale e salutare della vita. E il rifiuto del conformismo normativo significa che non accetteremo mai di conformarci a un modello unico e “accettabile” di identità o di famiglia: la bellezza della nostra comunità risiede proprio nella pluralità delle esperienze e delle espressioni.
Alla persona puppy che ha subito queste offese vogliamo dire forte e chiaro: non sei solə. La comunità fetish e kinky ti abbraccia e lotterà sempre al tuo fianco. Trasformiamo insieme questo dolore in orgoglio e determinazione: nessun commento intriso d’odio potrà cancellare il valore della tua identità e del tuo coraggio nel mostrarti per chi sei. Continueremo a batterci perché tutte le persone LGBTQIAPK+, comprese quelle fetish e kinky, possano camminare a testa alta, fianco a fianco, nelle strade reali e virtuali, senza più temere giudizi o aggressioni.
Ribadiamo il nostro impegno instancabile nel promuovere una cultura che rifiuta ogni discriminazione e che anzi celebra la diversità come una ricchezza. Insieme, lavoriamo per costruire spazi sempre più inclusivi, sicuri e orgogliosi, dove ognuno possa dire “Gear Up. Play Proud. Stand Out.” senza paura. È con questo spirito che continueremo la nostra battaglia di visibilità e dignità, certi che l’amore e la libertà vinceranno su odio e ignoranza.
Leather Club Roma
Gear Up. Play Proud. Stand Out.