Tom of Finland Day: celebrazione di un’icona dell’arte fetish&kinky

Tom of Finland, pseudonimo di Touko Valio Laaksonen (1920–1991), è stato un artista finlandese celebre per i suoi disegni omoerotici dallo stile inconfondibile. Laaksonen iniziò la carriera come grafico pubblicitario, ma già da adolescente realizzava quelli che chiamava i suoi “disegni sporchi” – illustrazioni di uomini muscolosi in atteggiamenti esplicitamente omosessuali – che sarebbero diventati il fulcro della sua opera. Il suo immaginario raffigura motociclisti, marinai, poliziotti, soldati, boscaioli e cowboy: figure maschili virili e ipertrofiche, orgogliose della propria identità e libere di godere della propria sessualità, in netto contrasto con lo stereotipo del gay effeminato prevalente all’epoca. Le prime illustrazioni di Tom of Finland furono pubblicate negli Stati Uniti sulla rivista Physique Pictorial nel 1957, dove l’editore Bob Mizer gli attribuì lo pseudonimo “Tom of Finland” per presentarlo al pubblico americano. Da artista underground, Tom of Finland è progressivamente assurto a figura di culto: oggi è considerato “uno degli artisti più influenti del Novecento” per la sua rappresentazione rivoluzionaria della figura maschile. Nel corso dei decenni le sue opere – circa 3.500 disegni realizzati in vita – hanno ottenuto riconoscimenti istituzionali e trovano posto in musei prestigiosi (come il MoMA di New York, il LACMA e il MOCA di Los Angeles). Spesso definito “l’artista finlandese più famoso al mondo”, Tom of Finland ha saputo ridefinire l’estetica gay nel secondo Novecento lasciando un segno indelebile nella cultura visiva internazionale.

Origini e significato del Tom of Finland Day

L’8 maggio – data di nascita di Tom of Finland – è celebrato ogni anno dalla comunità queer e artistica come Tom of Finland Day. Questa ricorrenza è stata promossa dalla Tom of Finland Foundation, l’istituzione no-profit fondata dallo stesso Laaksonen insieme al compagno Durk Dehner nel 1984 per preservare la sua opera e sostenere l’arte erotica. A partire almeno dalla metà degli anni 2010, la Fondazione ha iniziato a invitare fan e appassionati in tutto il mondo a omaggiare Tom l’8 maggio, giorno in cui “ovunque vi troviate, alzate i calici” per festeggiare il compleanno dell’artista. L’idea alla base del Tom of Finland Day è semplice ma potente: riunirsi – fisicamente o virtualmente – per ricordare un pioniere dell’arte gay, condividere storie e immagini ispirate alle sue creazioni, e diffondere un messaggio di orgoglio e libertà sessuale. La ricorrenza, non ufficiale ma sentita globalmente, cade poco prima della Giornata internazionale contro l’omofobia del 17 maggio, quasi a sottolineare il filo conduttore di orgoglio queer e visibilità positiva. Ogni 8 maggio, fan e collezionisti di tutto il mondo celebrano Tom of Finland Day, ricordando la data in cui l’artista sarebbe nato – nel 2025 avrebbe compiuto 105 anni. L’iniziativa intende onorare la coerenza di Tom nella sua missione artistica: raffigurare senza censura la gioia e la fierezza dell’amore gay, lanciando il messaggio che “gay is good” (l’essere gay è bello e positivo) e che l’espressione della propria identità e sessualità è un diritto inalienabile. In tal senso, il Tom of Finland Day non è solo una celebrazione personale, ma un momento di affermazione culturale e comunitaria.

Eventi e celebrazioni legate a questa giornata

Nel corso degli anni, attorno al Tom of Finland Day sono fiorite iniziative culturali, mostre ed eventi commemorativi in diverse parti del mondo. La Tom of Finland Foundation stessa organizza spesso attività speciali in occasione dell’8 maggio. Ad esempio, a Los Angeles (dove ha sede la Fondazione nella storica residenza dell’artista, la “TOM House”) si sono tenuti workshop di disegno dal vivo dedicati a Tom, feste a tema e proiezioni, coinvolgendo la comunità locale di artisti e appassionati. In Finlandia, sua terra natale, istituzioni culturali hanno omaggiato Tom of Finland con retrospettive proprio nel periodo del suo compleanno: emblematico il caso del 2016, quando a Helsinki la mostra “Tom of Finland: The Pleasure of Play” venne inaugurata alla Taidehalli in concomitanza con il 96º compleanno dell’artista. Più di recente, nell’anno del centenario dalla nascita (2020), nonostante le difficoltà della pandemia, sono stati organizzati eventi virtuali e pubblicazioni celebrative in onore di Tom of Finland.

Le celebrazioni si sono fatte via via più globali e strutturate. Nel 2022 la Fondazione ha curato “AllTogether”, una grande mostra collettiva in due sedi, inaugurata proprio l’8 maggio (giorno del compleanno di Tom) a Parigi, dopo una prima parte avviata ad aprile a Venezia durante la Biennale. Si è trattato della prima esposizione fuori dagli USA della vasta collezione d’arte LGBTQ+ custodita dalla Fondazione, con oltre 200 opere esposte dagli anni Quaranta ad oggi, a testimoniare l’eredità artistica di Tom e di altri autori queer affini. Nel 2023, in occasione del Tom of Finland Day, le celebrazioni hanno assunto un respiro itinerante: il Tom of Finland Art & Culture Festival, appuntamento artistico annuale promosso dalla Fondazione, ha fatto tappa a Berlino a metà maggio per omaggiare l’artista, per poi proseguire a Londra e Los Angeles nei mesi successivi. Parallelamente, a Helsinki, il Museo d’Arte Contemporanea Kiasma ha aperto una retrospettiva monumentale (“Bold Journey”) dedicata a Tom of Finland, consolidando il riconoscimento dell’artista in patria come figura di spicco della cultura visuale del XX secolo.

Non mancano eventi collaterali: proiezioni del biopic “Tom of Finland” (film del 2017), performance artistiche ispirate ai suoi lavori, ed aste o benefit organizzati dalla Fondazione l’8 maggio per raccogliere fondi a supporto di giovani artisti queer. Anche sui social media la giornata è molto partecipata: gli estimatori condividono disegni, fotografie e ricordi con l’hashtag #TomOfFinlandDay, contribuendo a tenere viva l’eredità di Tom nel panorama contemporaneo. In sintesi, il Tom of Finland Day è diventato un’occasione internazionale di festa, memoria e attivismo culturale, in cui l’arte erotica gay viene celebrata apertamente con mostre ed eventi che attraversano confini geografici.

L’eredità e l’impatto culturale contemporaneo

Oggi Tom of Finland è riconosciuto non solo come un artista erotico, ma come un autentico simbolo culturale. La sua influenza ha trasceso l’ambito underground per permeare il mainstream: nel 2014 la Finlandia gli ha dedicato persino una serie ufficiale di francobolli, considerati tra i più audaci mai emessi nel mondo filatelico. Nello stesso anno, l’azienda tessile finlandese Finlayson lanciava una linea di biancheria per la casa ispirata ai suoi disegni, con l’esplicito intento di portare un messaggio di “rispetto e tolleranza in tutto il mondo” fin dentro le case delle persone. Questi riconoscimenti istituzionali e commerciali indicano quanto l’estetica di Tom of Finland – un tempo considerata sovversiva – sia ormai apprezzata come parte integrante del patrimonio artistico e della cultura popolare, contribuendo alla visibilità LGBTQ+ su scala globale.

Sul piano artistico e sociale, l’impatto di Tom of Finland è innegabile. Il suo stile e la sua iconografia hanno ispirato generazioni di artisti e fotografi: grandi maestri come David Hockney, Robert Mapplethorpe, Herb Ritts e Bruce Weber hanno tratto lezione da quell’immaginario di mascolinità gay libera e celebrativa, contribuendo a cambiare radicalmente il modo in cui il corpo maschile viene rappresentato e percepito tuttora. Fondamentale è stato il contributo di Tom nel ridefinire l’immaginario queer in chiave positiva: i suoi disegni proiettavano (e proiettano) un mondo di piacere e orgoglio, opponendosi a vecchie concezioni intrise di sensi di colpa o vergogna verso l’omosessualità. In un’epoca in cui essere gay era ancora reato o malattia in molti paesi, Tom of Finland ha avuto il coraggio di mostrare senza filtri che amarsi tra uomini poteva essere fonte di gioia, fierezza e bellezza. Questa rappresentazione empatica e senza precedenti ha fornito a molti uomini gay la possibilità di vedere la propria identità in una luce nuova, incoraggiandoli ad abbracciare se stessi con forza e dignità. Non è un’esagerazione affermare che l’arte di Tom of Finland abbia contribuito ad alimentare i movimenti di liberazione omosessuale del secondo ’900, fornendo icone visive di empowerment in anni cruciali per i diritti LGBTQ+.

L’influenza di Tom of Finland sulla cultura europea è stata tanto profonda quanto diffusa. In paesi come la Germania, la Francia e i Paesi Bassi, la sua estetica ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della sottocultura leather e nel rafforzamento della visibilità queer all’interno della comunità artistica e fetish. Berlino, in particolare, ha omaggiato più volte l’artista con mostre e iniziative presso luoghi simbolici come il Schwules Museum. La Francia ha accolto nel 2022 la prima mostra europea curata direttamente dalla Tom of Finland Foundation, contribuendo a rinsaldare l’interesse critico e museale per la sua opera. La cultura fetish europea, e in particolare l’immaginario visivo diffuso nelle riviste e nei poster degli anni Ottanta e Novanta, deve molto all’estetica ipermaschile di Tom, che ha fornito un modello visivo potente per la costruzione di un’identità queer fiera e visibile.

In Italia, sebbene il riconoscimento istituzionale sia arrivato più tardi rispetto ad altri paesi europei, l’eredità di Tom of Finland è ben presente nella comunità leather e fetish, specie a Milano, Roma e Bologna. Le sue opere hanno ispirato generazioni di artisti e illustratori italiani, tra cui Maurizio Cattelan, che ha definito Tom “una delle icone visive più destabilizzanti e liberatorie del Novecento.” Nel 2017, il film biografico Tom of Finland è stato proiettato in varie rassegne queer italiane, tra cui il Lovers Film Festival di Torino e il Gender Bender di Bologna. Inoltre, il suo impatto è riconoscibile anche nelle estetiche e nei codici di abbigliamento degli eventi fetish italiani, come quelli promossi da Leather Club Roma e Leather Friends Italia, che attingono consapevolmente al suo immaginario erotico per creare uno spazio di libera espressione identitaria. L’8 maggio è diventato anche in Italia un’occasione per rendere omaggio a un artista che ha reso possibile immaginare un modo di essere gay al tempo stesso forte, sensuale e pieno di orgoglio.

L’eredità diretta di Tom of Finland vive anche attraverso le attività della sua Fondazione. Quest’ultima, nata inizialmente per preservare i lavori di Tom, dagli anni Ottanta in poi ha ampliato la missione alla conservazione e promozione dell’arte erotica queer in generale. Molti artisti, specie durante la crisi dell’AIDS, hanno affidato le proprie opere alla Fondazione affinché non andassero perdute o distrutte, riconoscendo in Tom of Finland un apripista che aveva aperto spazi di libertà espressiva altrimenti impensabili. Oggi la Tom of Finland Foundation custodisce la più grande collezione al mondo di arte LGBTQ+ e organizza mostre, premi e residenze d’artista, portando avanti lo spirito di inclusività e di celebrazione del desiderio che animava Touko Laaksonen. Nel 2023 lo stesso Durk Dehner, presidente e co-fondatore della Fondazione, è stato insignito in Finlandia del titolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone – un’onorificenza che suggella il valore culturale del lavoro di preservazione svolto intorno all’opera di Tom of Finland.

In conclusione, il Tom of Finland Day non è soltanto un tributo a un artista, ma anche un momento per riflettere su quanto strada sia stata fatta (e quanta ne resti da fare) nella rappresentazione della diversità. La figura di Tom of Finland incarna la capacità dell’arte di infrangere tabù e cambiare la società: dalle sue tavole a matita che circolavano semiclandestine negli anni ’50, si è arrivati alle stampe sui prodotti di consumo e alle grandi retrospettive museali odierne. Ciò che un tempo era controverso oggi viene celebrato come cultura. Il Tom of Finland Day ci ricorda dunque l’importanza di preservare la memoria di quei pionieri che hanno reso possibile immaginare un mondo più libero, e di brindare – ogni 8 maggio – alla libertà di essere se stessi, senza vergogna.

Per approfondire, visitate il sito della Fondazione Tom of Finland

Fonti: